Fibre tessili

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Da millenni l’uomo utilizza quello che ha a disposizione per coprirsi e proteggere il proprio corpo. Dapprima, non sapendo tessere, utilizzò pelli e pellicce d’animale conciate poi, cominciò a capire come raccogliere e lavorare prodotti naturali a matrice fibrosa, per trasformarli in filato col quale ottenere, per mezzo della filatura e successiva tessitura, stoffe per coprirsi e difendersi dal freddo e, più tardi, per adornarsi e/o ostentare il proprio stato sociale o un’appartenenza.

Le fibre tessili possono essere presenti in natura o prodotti ad opera dell’uomo, hanno aspetto filamentoso o fustiforme e si prestano alla filatura sia per le loro caratteristiche di resistenza, elasticità e flessibilità, che per la morfologia e, unendosi, formano fili sottili e tenaci che vengono utilizzati nell’industria tessile per la fabbricazione di filati. A loro volta, i filati possono, attraverso il processo di tessitura, essere opportunamente intrecciati tra loro per creare tessuti o magline.

Tra le fibre tessili troviamo anche materiali a fibra corta che, non potendo essere filati, vengono compattati tra loro, fino a formare uno strato di spessore e consistenza simile ad un tessuto. Questa operazione viene definita feltratura e dà origine ad un tessuto chiamato Feltro. Inoltre, esistono anche fibre naturali che, pur non essendo adatte alla realizzazione di tessuti, vengono opportunamente intrecciate per ottenere cordami, stuoie e tappeti.

Due sono i grandi gruppi di appartenenza delle fibre tessili: di origine naturale (animale, vegetale, minerale) esistenti in natura e le tecnofibre (artificiali e sintetiche) che sono prodotte dall’uomo a partire da polimeri organici di origine naturale o prodotte da polimeri di sintesi.

Fibre Tessili di Origine Naturale

Le più importanti fibre tessili di origine naturale provengono: dal regno animale, vegetale e minerale.

Il regno animale offre il Vello di animali come: pecore, capre, cammelli, conigli, agnelli, lama, vigogna chiamate Lane e bave sottilissime provenienti da insetti o da molluschi. I prodotti che si ricavano da questo gruppo sono: Seta, Tussah, Seta di ragno, Bisso (o seta marina), Merino, Mohair, Alpaca, Cachemire, Lana o Lambswool, Vigogna, Angora e per ultimo, perchè comunque richiede il sacrificio di una vita, pelli e pellicce varie.

Il regno vegetale, invece, ci offre fibre cellulosiche ricavate dai frutti, dai semi, dai fusti (libro o stelo), dalle foglie o dal lattice delle piante. Da questi si ricavano le fibre di: Cotone, Kapoc, Lino, Canapa, Juta, Ramiè, Kenaf, Ortica, Ibisco, Ginestra, Henequen, Manila, Alfa, Abaca, Sisal, Rafia, Cocco e Caucciù.

Dal regno minerale otteniamo materiali che non sono propriamente utilizzati nella produzione tessile e sono impiegati, invece, per la produzione di nuovi materiali compositi: amianto, asbesto, oro, argento, alluminio e silicati. Con questi si ricavano fibre come: Amianto, Laminati e Trafilati e Vetro filato.

Fibre Chimiche o Tecnofibre: fibre man-made

Accanto alle fibre di origine naturale troviamo tutta una serie di fibre più moderne, create dall’uomo, che prendono il nome di fibre chimiche o tecnofibre, e di dividono in due grandi insiemi: artificiali e sintetiche.

Le prime sono fibre che vengono prodotte dall’uomo partendo da materie prime polimeriche di origine naturale come cellulosa e cheratina, mentre le seconde sono prodotte partendo da polimeri sintetici, ottenuti da materie prime non polimeriche, attraverso reazioni chimiche di polimerizzazione.

Le fibre Artificiali si suddividono in fibre di origine:
– animale, derivate da proteine del latte, la Caseina, che originano il Lanital e il Merinova.
– vegetale ottenute da proteine estratte da mais, arachide e soia, da cellulosa, da alghe e da lattice, che originano Vicara, Ardil, Azlon, Viscosa, Cupro, Rayon, Modal, Lyocell, Acetato, Triacetato, Fibre Polisoniche, Fibre Alginiche e Fibre di Gomma.
– inorganica ottenute da minerali come il silicio, il sodio, il boro, l’alluminio, lo stagno, l’argento, l’oro, la grafite, il carbonio, che originano fibre metalliche, fibre di vetro e fibre di carbone.

Le fibre Sintetiche, invece, si suddividono sulla base della famiglia del polimero: Polidieniche, Poliolefiniche, Poliviniliche, Poliacriliche, Poliflucetileniche, Poliesteri, Poliammidiche, Poliuretaniche, Policarbonate ed Elastomeriche. Sono composti chimici polimerizzati e filati che si ottengono da Olefine, derivati Vinilici, derivati Acrilici, Fenoli, Ammidi, Aldeidi, derivati Stirenici, ecc.

Le cossiddette Elastofibre, sono prodotte partendo sia da Idrocarburi, che da Poliuretani, che da Resine Siliconiche quindi, a seconda della materia prima impiegata, possono essere artificiali o sintetiche.

Ogni fibra tessile, sia naturale che chimica, ha delle proprietà e particolarità che la contraddistinguono e la rendono ideale per un impiego, piuttosto che un altro.